Descrizione
Da una prima analisi possiamo subito notare alcune asperità, leggermente irregolare ma ben compatto. La fascia esterna è di un bel color nocciola.
A crudo arrivano sentori di tabacco fermentato, una leggera componente erbacea e le note di stallatico che contraddistingue un pò tutti i sigari delle MST. Il tiraggio a crudo è regolare.
Anche da acceso il tiraggio è buono. L’apertura non è così amara come nel Classico o nell’Antico. L’Extravecchio vira più su note acide e dolciastre. Gli aromi erbacei sentiti a crudo, vengono ribaditi in questa fase e sono accompagnati da aromi di terra e pepe verde. Il legno si percepisce ma rimane sempre in secondo piano come alcune note di noci e mandorle. Con il procedere della fumata appaiono delle erbe aromatiche ma nulla di rilevante. Se vogliamo trovare un difetto in questo sigaro, è proprio questa mancanza di evoluzione che contraddistingue peraltro molti altri esemplari di MST.
La forza resta nella media 3/5.
In conclusione è sicuramente uno dei migliori sigari della gamma Tradizionale. La sua forza non è aggressiva ma è avvolta da una componente morbida, piccante, e rotonda che dona un equilibrio che non possiamo sentire negli altri sigari della stessa gamma.
Lo consigliamo sicuramente a chi ha già superato una fase di approccio iniziale ai sigari Toscani e vuole addentrarsi su sigari “leggermente” più complessi.
giuseppe –
ultimamente non riesco a farmi una fumata decente,ho cambiato varie tabbaccherie il risultato è sempre lo stesso,ho parlato con altri amici hanno riscontrato la stessa cosa.
Marco Gastaldi –
Buongiorno Giuseppe !! Ti riferisci al Toscano Extravecchio o al mondo del Fumo Lento in generale?
Un Saluto da Gastaldi – Sigari e Tabacchi!
Giovanni da Parma –
Il toscano extravecchio è come la vecchia alfa Romeo per gli alfisti: insostituibile e una autentica “malattia” da cui è difficile staccarsi, compatto e forte, queste le sue caratteristiche