Descrizione
Prodotto da prima del 1960, solo dal 2002 hanno iniziato a produrre il Romeo y Julieta No.3 a mano (prima era prodotto con l’ausilio di macchinari).
Da una prima analisi, la manifattura è notevole. Il riempimento è ottimale. La capa è di tonalità Colorado maduro, molto oleosa e ben tirata.
Il piede è ben costruito e tagliandolo si nota una corretta distribuzione delle foglie di tabacco.
A crudo il tiraggio è buono, arrivano dei sentori di legno e si percepiscono delle lievi note ammoniacali con un sottofondo dolce.
Il primo tercio apre in maniera un pò deludente con note di frutta secca, in particolare mandorla, su aromi di fieno e legno di cedro. In retrogusto sono percettibili alcune note di spezie, come il pepe nero. Il bouquet aromatico è quello tipico del brand. La forza rimane su valori bassi-medi 2,5/5.
Il secondo tercio vira su sapori di frutta secca, nocciola, e note minerali che rendono la fruizione particolare. Avanzando la fumata cominciano a sprigionarsi aromi tostati. La forza incrementa leggermente 3/5.
Il fumo è denso e abbastanza copioso, inoltre la cenere è ben compatta.
Il terzo tercio sviluppa intensi aromi tostati, con note di legno pregiato e a tratti arrivano dei sentori amaricanti. La forza cresce, pur rimanendo su valori medi 3,5/5.
Complessivamente una fumata irregolare, con una paletta aromatica scostante che varia improvvisamente, senza seguire una linea evolutiva. La forza rimane abbastanza blanda anche verso fine fumata. Proprio per queste caratteristiche ci sentiamo di consigliarlo ad un pubblico di neofiti che vogliono “salire di un gradino” e ovviamente a tutti gli appassionati del brand.
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